“Salve, questa è la Mostriciattola, una mostra improvvisata, con filo e mollette, delle stampe dei miei disegni, realizzati a inchiostro su carta. Se ti piace una stampa in particolare vengono tutte dieci euro, o se hai curiosità su qualche disegno sono a tua disposizione, intanto buona visione!”. Così ho conosciuto gran parte del mio pubblico, cioè, gran parte di voi, per le strade di Roma, o di altre città.
La Mostriciattola nasce come mostra da viaggio, infatti entra tutta in uno zaino, non richiede lunghi tempi di allestimento e disallestimento, è leggera, e soprattutto è rivolta a tutti, ma proprio a tutti tutti!
Immagina che stai camminando per strada, da solo o in compagnia, e a un certo punto vedi un disegno, accanto un altro e così via… finché il passo non rallenta fino a fermarsi, e ripercorre il tragitto a ritroso, per osservare meglio i disegni che si sono visti pocanzi con poca attenzione, per guardarli meglio e scoprirne i particolari … e magari ti viene la voglia di portartene a casa uno!
In questo articolo voglio raccontarti, appunto, la storia della Mostriciattola.
Era il 2013 e, tra le tante opere, avevo realizzato una piccola serie di dodici disegni a inchiostro su carta, che tenevo in una cartella. Da tanti anni avevo il desiderio di viaggiare per il mondo con lo zaino in spalla, ma non avevo mai trovato il coraggio, né la motivazione giusta. A frenarmi più di tutto era il pensiero di dove avrei messo tutti i miei quadri. Poi a un certo punto tutto nella mia mente prese spontaneamente una forma molto chiara, quei dodici disegni che tenevo in una cartella erano la chiave, non avevo bisogno di altre opere che di quelle. Presi una decisione, di cui in parte mi pentii qualche anno dopo, ma che rese felici molte persone. Chiamai tutti i miei amici e affidai loro tutte le mie opere per prendersene cura, qualcuno li incorniciò, qualcuno me li ridiede qualche anno più tardi, altri ancora vollero acquistarli per tenerli, altri invece scoprii li vendettero alle aste o vari compratori, sicuramente perché avevano bisogno più di soldi che di arte.
Andai da un tipografo e feci stampare quei dodici disegni su una bella carta martellata e avoriata, li firmai tutti di mio pugno e li misi in uno zaino, con una tenda, un sacco a pelo, qualche cambio tecnico, filo e mollette … e mi misi in viaggio. Ricordo ancora il giorno in cui partii, avevo dato appuntamento la sera prima a pochi amici per “il saluto”, in un centro sociale di Roma che si chiama “Ex Lavanderia” che si trova in un ex manicomio: “Santa Maria della pietà”. Il giorno dopo li salutai e mi misi in viaggio.
Preso dall’entusiasmo camminai per ben 45 chilometri e giunsi in un paesino che si chiama Formello. Arrivato lì mi accorsi che avevo i piedi ridotti malissimo, e mi fermai lì un giorno di più, ospite di una struttura per pellegrini. Quel giorno feci la mia prima “Mostriciattola” a una festa in piazza in cui mi invitarono i ragazzi del posto che l’avevano organizzata. Andò alla grande!
Quel giorno, ispirato dal tragitto che avevo percorso il giorno prima, realizzai il disegno di un funambolo che percorre il filo che passa sopra un bosco pieno di tombe etrusche. Un disegno che anni dopo fu scambiato con il disegno di un grande artista, lo scenografo Carlo De Marino, il quale in cambio mi ha dato un suo bellissimo studio preparatorio di una scenografia realizzata per un film a New York.
Ricordo ancora che intorno a me mentre disegnavo in uno dei vicoli di Formello fui circondato da gatti, i quali mi fecero compagnia finché non si alzò un vento terribile e il cielo non si riempì di nuvole. Così, in attesa della festa, continuai il disegno in un bar.
Il giorno dopo mi rimisi in viaggio e continuai a “vagare” con la mia Mostriciattola per ben due mesi, arrivando fino a Pistoia. Poi tornai a Roma perché dovevo occuparmi della pubblicazione della raccolta monografica di miei disegni “Quando gli uomini non avevano le ali”. Mi piacerebbe molto scrivere più approfonditamente sia del viaggio a piedi ma divagherei troppo, come del libro, che fu l’ispirazione di ben tre edizioni di una rassegna che coinvolse più di quaranta artisti e che è consultabile su questo link.
Dunque tornai a Roma, e per sostenere le spese continuai a fare la mia Mostriciattola sia da solo in strada, In locali, in piccoli teatri, che in eventi di arte di strada a Roma e dintorni, dove conobbi tante persone meravigliose molte delle quali sono rimaste, fino a tutt’oggi, autentiche amicizie e proficue collaborazioni.
Ma la Mostriciattola, malgrado la sua semplicità, non passò inosservata, anzi cominciò ad essere ospitata anche in festival artistici di arte visiva e fu recensita più volte sui giornali. Alcune gallerie d’arte chiesero le opere originali per esporle e divennero di interesse anche per alcuni collezionisti.
Di seguito qualche articolo di giornale:
Dopo il 2017, la Mostriciattola che ormai da quattro anni mi accompagnava ovunque, smisi di portarla sempre con me, per concentrarmi di più su altre cose, ma nell’ultimo anno, in me si è acceso di nuovo un vivo interesse, e la sto riproponendo, a volte insieme a mia moglie Milena, anche lei un artista, tra l’altro bravissima a fare le caricature. Le persone sono felicissime di incontrarci e noi di condividere con loro le nostre opere, e (perché no?), anche di lasciargli un bel ricordo.
Di seguito la galleria random di alcune Mostriciattole fatte negli anni: