250 Kg di me

Il 16 Giugno 2018 si è tenuto presso il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz la performance 250 KG DI ME, di Cristiano Quagliozzi e Francesca Fini, a cura di Giorgio de Finis.

L’argilla, materiale centrale in 250 KG DI ME, è un elemento che ritorna spesso tra i materiali scelti da Cristiano Quagliozzi nei suoi interventi. In FACCE DI TERRA, Installazione ambientale e performativa svolta dall’artista in diverse città italiane, la terra modellata sotto forma di volti e lasciata seccare all’aria, trovava nel deperimento alle intemperie una valenza simbolica di ritorno al tutto attraverso la perdita materiale dell’immagine.

Centrali sono anche i temi del consumo e del doppio, già oggetto di analisi sia nelle opere di Quagliozzi che di Francesca Fini.

Ricordiamo le performance di Cristiano Quagliozzi DOPPIO NEGATIVO, svolta nel 2013 presso l’Ex Manicomio di Santa Maria della Pietà con Fabiola Prato; e l’intervento performativo HHV, svolto nel 2015, con Ilaria Palomba, presso il Forte San Gallo di Nettuno, dove una scultura di dimensioni reali, fatta di pan di Spagna, che ritraeva le sembianze dell’artista, era stata servita al pubblico, lasciando intatta solo la testa, realizzata con argilla e capelli dell’autore, “oggetto” – rimasto come memoria del rito performativo – conservato proprio presso il MAAM – ironia della sorte –nella sala adibita a ristorante.

Anche da parte di Francesca fini, spesso protagonista dei suoi stessi video, il doppio diviene, attraverso la pratica performativa, elemento di consumo, inteso come nutrimento e legame.

La valenza del materiale ha acquistato in 250 KG DI ME un carattere di riflessione, molto concreta proprio dal punto di vista fisico: Cristiano Quagliozzi ha avuto a disposizione 250 chilogrammi di argilla per riprodurre il proprio doppio, valutato in peso effettivo e in tempo di realizzazione. Proprio il tempo si è legato a un altro elemento integrante della performance che ha comportato la perdita totale del peso e la moltiplicazione incontrollata del doppio. Ovvero, tutta l’azione è stata documentata dall’artista Francesca Fini e trasmessa in diretta web nella trasmissione Performance Art TV.

L’opera definitiva è conservata presso il Museo MAAM arricchendone la collezione.

Guarda il video:

Prima parte

Seconda parte

Foto